DETASSAZIONE PREMI DI PRODUTTIVITÀ IMPOSTA AGEVOLATA DEL 5%

LEGGE DI BILANCIO 2023

La Legge di bilancio 2023 prevede, tra le altre misure, la riduzione delle imposte sui premi produttività conferiti ai dipendenti.

Questa novità è volta a ridurre il costo del lavoro, ad incentivare il ricorso alla contrattazione di secondo livello e anche alla retribuzione premiale.

Riduzione

Per i lavoratori dipendenti del settore privato e i titolari di contratto di lavoro subordinato, la legislazione prevede la riduzione dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali che si abbasserà dall’attuale 10% al 5%.

Il limite di reddito agevolabile è pari a 3.000 euro al netto dei contributi previdenziali, il quale raggiunge i 4.000 euro laddove l’azienda decida di coinvolgere in egual modo i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.

Contrattazione

Affinché la tassazione agevolata del 5% sia applicabile, è necessaria la presenza di uno specifico accordo sindacale, aziendale o territoriale stipulato dalle associazioni sindacali che preveda tale erogazione.

Si ritiene necessario che gli accordi riportino:

  • criteri di misurazione degli incrementi di produttività;
  • redditività;
  • qualità;
  • efficienza e innovazione;
  • criteri per l’individuazione delle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa.

Riconoscimento della detassazione

La detassazione dei premi produttività potrà essere riconosciuta solo nel momento in cui i contratti di cui sopra vengono depositati in via telematica, entro trenta giorni dalla loro sottoscrizione, presso le sedi territoriali dell’ Ispettorato seguendo la procedura prevista dal DM 25 marzo 2016.

Welfare aziendale

Per scelta dei beneficiari, i premi possono essere convertiti in welfare aziendale, ovvero in somme, beni e servizi (art. 51 TUIR commi 2, 3 e 4) messi a disposizione dall’azienda stessa.

In tal caso non ci sarà alcuna imponibilità ai fini fiscali per il lavoratore e nessuna imponibilità ai fini contributivi né per il lavoratore né per il datore di lavoro. Ciò significa che la conversione consente al lavoratore di poter fruire di un importo netto pari al lordo del premio maturato.

Schema di riepilogo