AL VIA LA FASE 3- DPCM DEL 11 GIUGNO 2020
In Gazzetta Ufficiale il decreto con le regole della Fase 3 dell’emergenza Coronavirus: ecco cosa cambia da lunedì 15 giugno e fino al 14 luglio 2020.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n.147 dell’11 giugno) il Dpcm con le disposizioni del Governo per l’attesa Fase 3 dell’emergenza Coronavirus.
Da lunedì 15 luglio scattano le nuove regole per gli spostamenti e le aperture, in vigore fino al 14 luglio prossimo.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri conferma il via libera per le attività produttive che rispettano i protocolli di sicurezza e prevede nuove disposizioni in base al calendario previsto.
Dal 15 giugno ripartono le competizioni sportive di interesse nazionale (a porte chiuse) mentre per quelle non di interesse nazionale la riattivazione è prevista per il 25 giugno previo placet della Regione.
Le attività nei comprensori sciistici possono ripartire ma sempre con il via libera territoriale. Così come centri benessere e termali, culturali e sociali e stabilimenti balneari.
Sale giochi, centri scommesse e sale bingo possono riaprire, così come cinema e teatri, si possono tenere concerti (ma con obbligo di mascherina e distanziamento).
Per gli spettacoli all’aperto il numero massimo di spettatori e pari a 1.000, che scendono a 200 per quelli in luoghi chiusi. Manifestazioni consentite solo in forma statica e con distanziamento.
Sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, restano fermi fino al 14 luglio. Stessa data per fiere e congressi.
Riaprono parchi e aree gioco, anche per minori in fascia 0-3 anni, rispettando le regole di distanziamento (un metro) ed evitando gli assembramenti. Stessa data per i tanto attesi centri estivi per minori.
Per quanto concerne gli spostamenti, resta la quarantena per chi proviene dall’estero eccetto cittadini dei Paesi Ue, area Schengen, Regno Unito, Andorra, Principato di Monaco, San Marino e Vaticano, nonché per il personale viaggiante, diplomatico e sanitario e per i lavoratori transfrontalieri.
Tuttavia, chi entra in Italia per lavoro, urgenza o motivi di salute non deve fare quarantena se rimane meno di 5 giorni.
Per chi va all’estero, fino al 30 giugno i viaggi sono consentiti solo da e per Paesi Ue, Schengen, Regno Unito, Vaticano, San Marino, principato di Monaco e Andorra. Restano ancora sospesi i servizi da crociera di navi battenti bandiera italiana.