Nuovo Consiglio Direttivo per Confapi Varese, diamo valore alle nostre imprese
Il vero valore è nelle persone, è con questa frase che vogliamo iniziare a presentare il consiglio direttivo di Confapi Varese, in carica fino al 2018.
Si è svolta, infatti, nel novembre del 2015 a Varese, presso la sede dell’Associazione Confapi Varese, l’assemblea generale che ha visto il rinnovamento delle cariche associative, durante la quale è stato riconfermato presidente dell’Associazione Franco Colombo. I diciotto consiglieri eletti sono, Marco Tenaglia di Mar.te Edizioni, Almasio Massimo della Maebi srl, Barbieri Giovanni di Gibaplast srl, Giorgio Binda di Openware srl, Catalfamo Pasquale di Catalfer srl, Corridori Luigi di F.n.c. spa, Di Francesco Roberto di Tk Soluzioni srl, Ferrario Davide di Tipre Tipografica Prealpina, Gaglianone Sandro di Arte e Cartongesso srl, Gandola Marco di Sysdat Turismo srl, Insinnamo Pietro di Imp spa, Longhin Giuseppe di TWS srl, Montonati Pierdavide di Idramax sas, Niada Simone di Niada srl, Re Cecconi Fabio della Modecor Italiana srl, Saporiti Angelo di Cotone Moda, Vedani Alessandro della Vedani srl e Ciavarella Gabriele della Dental Life.
Territorialità, rete, interazione tra talenti: sono questi i tre fulcri attorno ai quali ruoterà l’ambiziosa strategia, ricca di traguardi e importanti obiettivi, del nuovo triennio Confapi (Associazione Piccole e Medie Industrie della Provincia di Varese), che ricalcherà la strada tracciata dal precedente consiglio cercando, al contempo, di migliorarne i punti deboli e svilupparne le potenzialità.
“Quella che viviamo oggi nel settore delle associazioni di categoria, a livello nazionale ma soprattutto locale, è una grande sfida”, dichiara il presidente Franco Colombo. “Con questa consapevolezza prendo atto, con un forte senso di gratitudine, della fiducia che gli associati Confapi di tutta la provincia hanno dimostrato nei progetti e nelle idee che ho proposto durante l’assemblea, idee su cui si giocherà il futuro di tantissime aziende ed imprese del territorio”.
“Nel tracciare un rapido bilancio futuro – commenta il presidente Colombo – sintetizzerei nella parola “cambiamento” – lo scopo dell’associazione è dare risposte adeguate alle proprie imprese, che si rapportano a un mondo manifatturiero in rapida trasformazione, spesso sotto attacco da parte di una crisi che prolunga ancor oggi i suoi effetti”.
Le linee guida del nostro mandato sono soprattutto l’attenzione alle esigenze dei nostri imprenditori e il lavoro in sinergia con il sistema Confapi. Noi tutti ci impegneremo nel raccogliere le sollecitazioni ricevute dalla base associativa, traducendole in nuovi servizi in grado di accompagnare le imprese nei percorsi, ormai irrinunciabili, d’innovazione e internazionalizzazione. “Da parte nostra, dobbiamo in primo luogo avere la capacità di rappresentare al meglio tutti i nostri associati: una responsabilità che vogliamo continuare a sostenere con realismo, esprimendo lo stimolo al cambiamento che emerge dal mondo imprenditoriale”.
Il vicepresidente Marco Tenaglia, e presidente Nazionale della categoria Unigec, richiama l’attenzione sul tema dello sviluppo del territorio varesino, che va stimolato con idee e progettazioni consapevoli. “In un mondo che cambia – ha detto Tenaglia – la nostra Associazione conferma il suo ruolo di soggetto protagonista del contesto economico e sociale”. “Occorre avere il coraggio di mettersi in gioco, in linea con gli obiettivi che perseguiamo, facendoci interpreti dei bisogni reali delle imprese nella nostra veste di corpi intermedi”.
Per l’intero Consiglio è da momenti come questi che si origina la rappresentanza degli interessi, quando ci si alza dal livello di singoli imprenditori a gruppo dirigente in grado di avanzare proposte, orientare scelte, dare risposte.
“Essenzialmente sono due i driver di cambiamento che riguardano tutti noi”, sottolinea il vicepresidente Pasquale Catalfamo, “da chi opera nel manifatturiero ai servizi. Primo, la rivoluzione delle tecnologie di comunicazione, sempre più pervasive e capillari; secondo, la globalizzazione dei mercati. Queste due enormi novità rendono indifferente la dimensione d’impresa, aprendo uno straordinario futuro per le piccole realtà di un Paese come l’Italia, che vanta un modello unico basato sull’impresa diffusa.
Non dimentichiamo che in Europa occupiamo il secondo posto come produzione manifatturiera. In questo contesto, il successo dell’impresa artigiana dipenderà dalla capacità di integrare tecnologie, competenze, saper fare e creatività. Ecco i nodi su cui dobbiamo puntare, e sui quali Confapi s’impegnerà per favorire e far crescere il nostro modello di sviluppo, dalla tutela del Made in Italy, una delle grandi battaglie per salvaguardare il lavoro degli imprenditori e del nostro Paese”.
“Crediamo fortemente che Confapi meriti tutto l’impegno del Consiglio Direttivo per lo sviluppo del territorio, ora più che mai e questo mandato vedrà un comitato instancabile”, termina il presidente Franco Colombo.