Focus Paese: Marocco
Il Marocco è la 61° economia mondiale. Il paese gode di una posizione geografica strategica di vicinanza all’Europa. Gli abitanti sono circa 33,5 milioni, tra i quali molti giovani con una estrema propensione al consumo.
Attualmente il Marocco è un mercato in crescita. Nel 2015 ha registrato un PIL pari a 100.697 milioni di dollari in crescita del 4,5% rispetto al 2014. Nel 2016 il PIL dovrebbe registrare un tasso di crescita del 2,2%, in ulteriore aumento fino al 2020.
Il paese è caratterizzato da elevata stabilità politica, economica e sociale, che contribuisce a elevare le prospettive di crescita del paese. Il governo, infatti, negli ultimi anni, ha intrapreso diverse politiche volte al miglioramento delle condizioni di vita delle fasce meno abbienti della popolazione e al raggiungimento di una maggiore stabilità macroeconomica. Sono, inoltre, in atto diversi programmi di sviluppo, liberalizzazione e privatizzazione nonché un piano di riforme che mira a rafforzare lo stato di diritto, modernizzare le istituzioni e garantire un maggiore decentramento politico e amministrativo.
Il Marocco si caratterizza per una grande apertura al commercio internazionale. È membro dell’Organizzazione Mondiale del Commercio dal 1995. Ha sottoscritto numerosi accordi commerciali regionali, quali l’accordo di Agadir (libero scambio tra Egitto,Giordania, Marocco e Tunisia), e accordi di libero scambio con Unione Europea e Stati Uniti. Dal 2012 è membro dell’Area di Libero Scambio Euro-mediterranea, che mira a rafforzare la cooperazione tra l’UE e la regione del Mediterraneo, attraverso progetti comuni.
Rapporti bilaterali Italia-Marocco
Il Marocco è il 45° mercato di destinazione dell’export italiano.
Nel 2015 l’interscambio commerciale tra i due paesi ha raggiunto i 2,27 miliardi di euro, costituito da 1,470 miliardi di export italiano (+29,7% rispetto al 2014) e da 0,8 miliardi di euro di export dal Marocco (+13,2% rispetto al 2014).
L’export italiano verso il Marocco è costituito principalmente da meccanica strumentale (19%), industria estrattiva -coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (12%),tessile e abbigliamento (11%), metalli (9%), apparecchi elettrici (8%), mezzi di trasporto (8%).
L’Italia importa dal Marocco prodotti alimentari, apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche, autoveicoli, rimorchi e semirimorchi.
Nel primo trimestre 2016 l’interscambio commerciale Italia-Marocco è aumentato del 10,6%.
Le maggiori opportunità di investimento e export per le imprese italiane si riscontrano nei seguenti settori:
- energie rinnovabili considerato l’obiettivo del governo di ridurre la dipendenza energetica del paese;
- trasformazione alimentare;
- agricoltura ovvero il settore di punta dell’economia marocchina; il governo, pertanto, mira a migliorarlo e modernizzarlo attraverso macchinari, attrezzature, sistemi di irrigazione e impianti fotovoltaici per la fornitura di energia elettrica;
- re.ca dato che il governo vuole incrementare i flussi turistici provenienti dall’Europa;
- arredamento;
- tessile e abbigliamento;
- infrastrutture ed edilizia popolare.
Documenti per export
Per esportare in Marocco sono necessari i seguenti documenti:
- dichiarazione in dogana,
- fattura commerciale,
- documento EUR.1 o EUR-MED per poter beneficiare del regime preferenziale applicabile ai prodotti originari dell’UE importati in Marocco,
- certificato di origine obbligatorio per i prodotti di origine extra-UE.
È obbligatorio che le merci siano assicurate a livello locale. Sono importanti anche le regole di etichettatura delle merci; le etichette dovrebbero essere redatte in francese o in arabo e indicare il paese di origine. Per i prodotti alimentari è obbligatorio che i riferimenti siano redatti in arabo.
Barriere al commercio
Attualmente la politica di importazione del Marocco è aperta.
Tuttavia, alcuni prodotti devono ricevere un’autorizzazione preventiva all’importazione.
- I prodotti industriali sono soggetti al regolamento tecnico e all’attestato di conformità del Ministero per l’Industria.
- I vegetali e prodotti vegetali sono soggetti ad autorizzazione del servizio per la Protezione dei vegetali.
- Per gli animali e prodotti di origine animale è necessario il certificato di ispezione sanitaria dell’ispettore veterinario responsabile del posto di frontiera e, nel caso, il certificato di macellazione secondo rito islamico.
- I prodotti cosmetici necessitano di un certificato di libera vendita.